Chi è "il vero" Sunny King di Peercoin e Primecoin

Sunny King genera innovazione.

Sunny King, uno pseudonimo, è il creatore di due criptovalute Peercoin e Primecoin. Ognuna di queste fornisce importanti progressi per la tecnologia che alimenta le criptomonete. Peercoin è stato il primo ad utilizzare il Proof of Stake (POS) in alternativa al Proof of Work (POW) per garantire la sicurezza della blockchain. Il Proof of Stake inoltre è un metodo che richiede pochissima energia per la produzione “mineraria” di ulteriori Peercoins.

Primecoin invece è stata la prima valuta a dimostrare che un algoritmo Proof of Work può esistere anche come base di calcolo per più cose contemporaneamente come ad esempio funzioni di hash crittografico. Infatti il Proof-of-work di Primecoin utilizza algoritmi matematici per trovare catene di numeri primi.

L’innovazione e le idee di Sunny lo rendono un personaggio di rilievo nel settore, e come tale richiesto in svariate interviste. Il problema è che la maggior parte delle sue interviste sono di natura molto tecnica.

Pertanto, l’intento di questa intervista è stato quello di ritrarre il lato personale di Sunny. Noterete che spesso rimane vago. In alcuni casi, anche rifiutandosi di rispondere ad alcune domande. Tuttavia ha espresso opinioni personali mai condivise prima. Speriamo quindi mediante questo articolo di rivelare un assaggio dell’uomo dietro la maschera.

Che ci piaccia o no, Sunny King rimane come Satoshi. Una figura intelligente e misteriosa che condivide principi di libero mercato e le speranze di un futuro migliore attraverso innovazioni tecnologiche.

Intervista del 10 luglio 2014 tramite Google Chat - SunnyKing9999@gmail.com

Sean Mikha: Ciao Sunny! Grazie di averci accordato la tua disponibilità per un articolo su LetsTalkBitcoin.com. Lo scopo della nostra intervista è quello di ottenere una realistica visione della tua quotidianità, esperienze e pensieri di uno dei più grandi inventori di criptovaluta. La persona, per così dire, dietro la maschera.
Comprendo la tua discrezione e l’esigenza di privacy. Tuttavia, il mio intento è quello di esplorare ulteriormente. Ti farò domande a cui potresti decidere di non ripondere, nel qual caso sentiti libero di dirmelo candidamente, in modo da non fare la stessa domanda più volte. Ho anche intenzione di inviarti una trascrizione di questo articolo prima di pubblicarlo in modo da [che tu possa] verificarne il contenuto.

Sunny King: Grazie :slight_smile:

SM: in precedenza nell’intervista per Bitcoin Magazine con Vitalik Buterin (agosto 2013), tu risposi di non aver rivelato la tua identità a causa della situazione politica. Osserviamo comunque l’anno passato e notiamo che la situazione politica stà ormai cambiando (Asta Federale Bitcoins, le aziende di marca come Overstock.com, Expedia e DISH Network accettano anche Bitcoin). Aggiungiamo il fatto che altri inventori di criptovaluta come Dan Larimer di BitShares e Charlie Lee di Litecoin hanno esposto la loro vera identità da oltre un anno. Sulla base di queste evidenze ritieni le tue preoccupazioni e cautele a protezione della tua privacy ancora giustificate?

SK: E’ facile sentirsi soddisfatti della situazione. Nonostante la positività, durante l’anno abbiamo osservato banche centrali russe e cinesi rivelare preoccupazioni e imporre limiti sulle criptovalute, alcune banche centrali di paesi più piccoli addirittura vietare a titolo definitivo la criptomoneta. Quindi non è certo tutto rose e fiori. Le preoccupazioni politiche non sono svanite. Dal canto nostro assistiamo ad un mondo che sta perdendo libertà ad un ritmo incalzante. Quindi credo che prima o poi dovremo fare i conti con i conflitti tra la libertà del mondo della criptovaluta e la realtà del mondo politico.

SM: Ok, detto così sembra tu creda ci siano ancora potenziali eventi imprevisti i quali bisognano di verificarsi prima di passare a considerare ‘sicuro per te il rivelare la tua identità’. In un intervista con Vitalik hai alluso che attualmente vivi negli Stati Uniti. O almeno ho dedotto personalmente. Oggi vivi negli Stati Uniti?

SK: Non ho mai alluso a questo, no non credo.
Forse in futuro. Non lo so ancora. Ognuno ha una situazione diversa. Quindi altri sviluppatori potrebbero essere più ottimisti per quanto riguarda la situazione politica nel mondo di oggi, molti della comunità Peercoin / Primecoin hanno già reso pubblica la loro identità.

SM: Ok quindi era una mia personale deduzione riguardo gli Stati Uniti. Mi scuso. Potresti dirmi qualcosa sul timore e le preoccupazioni che hai (ovunque tu viva) se dovessi rivelare la tua identità?
Raid forze dell’ordine, azioni penali? Abuso della tua identità da parte degli Hackers? Altro…?

SK: Certo, è tutto possibile. Ciò che i Governi possono fare è abbastanza imprevedibile. Già nel passato vari crittografi hanno dovuto vivere nel timore di azioni penali. Quindi a mio parere certamente oggi potrebbe essere molto peggio di ieri, quando ora non solo la crittografia è coinvolta, ma anche il denaro.

SM: Quali sono le tue principali filosofie sulla libertà? Chi è che ti ispira? Hai letto alcuni in specifico?

SK: Generalmente io sono favorevole ai principi di libero mercato. Mi potrei definire un libertario, ma non rifiuto totalmente l’esistenza di un governo. Penso sia meglio dare alla gente più libertà di scelta e non forzala a questo o quello. In termini di economia sono favorevole più a teorie classiche e austriache, e non molto favorevole alle teorie centralizzanti “moderne”.

SM: Alcuni personaggi in particolare che vorresti menzionare ai quali ti ispiri o che hai letto? Possono essere anche persone attuali come altri sviluppatori cripto.

SK: Non posso dire d’aver letto le teorie molto in profondità, ma diciamo che Bastiat e Rothbard sono tra i miei preferiti. Naturalmente rispetto moltissimo il lavoro di Satoshi.

SM: Pensi che Satoshi fosse una persona o un gruppo di persone?

SK: Probabilmente una persona. Una persona geniale.

SM: Sì, è davvero incredibile quello che lui / lei ha creato. Qualcuno ti ha mai chiesto: sei una persona o un gruppo di persone?

SK: Sono solo una persona.

SM: Da dove hai preso il nome Sunny King?

SK: Beh, è ​​solo uno pseudonimo, non c’è molto da leggere fra le righe.

SM: Investi il tuo denaro in criptovalute? Se sì, quali?

SK: Per quanto mi riguarda, non molto. Vorrei poter avere investito in bitcoin due anni fa, probabilmente come molti di voi non ero in grado di farlo per vari motivi. È dura.
Non mi ritengo idoneo a fornire consulenza investimenti :stuck_out_tongue:

SM: Quanti soldi potresti dire di aver guadagnato con la criptovaluta? Se non hai convertito in Fiat, quanto potresti dire sia la tua quota in Peercoin? In Primecoin? Se non ci puoi dare un esatta stima [numeri], hai un quantitativo indicativo, se è possibile condividere?

SK: Mi dispiace, non divulgo tali informazioni. Sia Peercoin che Primecoin sono stati rilasciati con miniere a cielo aperto [estraibili da qualsiasi persona], quindi non ho alcun vantaggio rispetto ad altri minatori. Nel frattempo, molti sviluppatori stanno rilasciando monete con Formato IPO in modo da trattenere una grossa somma di quote senza molto investimento. Diciamo solo che ho guadagnato il necessario per vivere, quindi non ho da guadagnare ingenti somme per sostenere il mio lavoro. Questa è anche la ragione per cui non chiedo donazioni per il mio lavoro. Inoltre non aspiro ad uno stile di vita stravagante quindi non ho di che lamentarmi.

SM: Fai sviluppo a tempo pieno?

SK: Sostanzialmente, si.

SM: Leggi regolarmente, visiti siti o forums (oltre a Peercoin / Primecoin) nell’ambito cripto-valute?

SK: Visito il nostro forum regolarmente.

SM: Eventuali altri? Blog o Reddit?

SK: Certo, di tanto in tanto, e alcuni siti di media.

SM: Ascolti Let’s Talk Bitcoin?

SK: Probabilmente dovrei. :stuck_out_tongue: In passato leggevo riviste su bitcoin molto più spesso.

SM: Qual è il tuo cibo preferito?

SK: Haha non saprei… che ne dici della cucina Dim Sum Cinese?

SM: Hai un titolo di studio in informatica?

SK: Diciamo che ho una certa esperienza di programmazione. Anche perché la progettazione di algoritmi di un sistema di criptovaluta richiede molto più di una laurea in informatica.

SM: Ok, ci puoi dire se hai studiato all’università almeno una di queste materie?

SK: Certo, ma è poi cosi importante? Onestamente credo che in questa epoca Internet, ci si possa comunque auto-educare in questi soggetti, quindi baserei la mia fiducia e giudizio principalmente non sulla premessa del titolo di studio, ma piuttosto sulla base di reali capacità comunicative e dal lavoro prodotto.

SM: Quindi hai studiato scienze informatiche all’università?

SK: Direi di tenere la cosa ancora privata, per ora.

SM: Qual è il tuo hobby preferito oltre la criptovaluta?

SK: Un po di meditazione, tennis, ecc.


(Inizio domande tecniche mirate)

SM: Che cosa ha portato alla creazione dell’algoritmo Proof-of-Stake? Che cosa ti ha ispirato? Ricordi dov’eri o cosa stavi facendo quando ti è venuta l’idea?

SK: È stato nel 2011, e tutto cominciò con un gruppo di studio su bitcoin.

Allora c’erano già alcuni ‘altcoins’ in giro, altri venivano creati, non ovviamente al ritmo attuale. Si pensò a qualcosa di diverso, non un clone di Bitcoin, ma diversi algoritmi, ad esempio per affrontare il problema energetico di bitcoin.

…così in quel gruppo abbiamo iniziato a cercare un meccanismo alternativo, l’utilizzo della moneta per garantire la sicurezza della stessa. Siamo giunti all’idea ognuno mediante le proprie, ma poi venimmo a conoscenza che alcune persone stavano già discutendo idee correlate sul forum bitcointalk anche nel 2011. In generale quindi, credo che il proof-of-stake è un buon termine che descrive le idee generali. La differenza è che nel 2011, eravamo praticamente le uniche persone impegnate a utilizzare il proof-of-stake puro come meccanismo di consenso. Tutti gli altri cercavano solamente di vedere se il prof-of-stake fosse in grado di fornire alcune patchworks al proof-of-work di Bitcoin.

SM: Diresti di “essere stato” il primo altcoin a implementare il proof-of-stake?

SK: Sì, siamo stati i primi ad implementare il proof-of-stake di qualsiasi genere. La maggior parte delle altre monete proof-of-stake sono ancora un clone / fork del nostro sistema.

SM: Ci puoi dire chi è il “noi”? Sono ancora coinvolti nel mondo crypto? Hanno costruito altre valute alternative?

SK: Principalmente il mio coautore di Peercoin, Scott. Non è stato molto attivo nel corso dell’anno passato. No non credo abbia realizzato altre monete, almeno non che io ne sia a conoscenza.

SM: Qualcun altro?

SK: C’era un altro ragazzo che portò contributi minori e studiò con noi. Ma principalmente solo io e Scott.

SM: Ok, stessa domanda per Primecoin. Che cosa ha portato alla sua creazione? Qual è stata l’ispirazione ecc.

SK: Primecoin è stato concepito nel marzo 2013. L’idea mi venne dal fatto che la ricerca sui numeri primi può a tutti gli effetti servire come proof-of-work, contrariamente a come la maggior parte delle persone pensasse che solo hashcash poteva funzionare come tale meccanismo di consenso.

E fu così che cominciò.

Naturalmente, dopo Primecoin la gente ne riconobbe l’efficacia. Finora il proof-of-work di Primecoin è ancora praticamente l’unico produttivo proof-of-work alternativo diverso da hashcash. Quando menziono proof-of-work alternativo intendo proof-of-work di consenso.

È interessante notare che, Primecoin cerca anche di affrontare il problema energetico di Bitcoin da una diversa angolazione. In un mercato libero la coesistenza di valute è inevitabile, quelle ad energia intensiva e quelle ad energia effettiva, ovvero le persone hanno libera scelta, ad esempio di consumare energia producendo monete ma nel frattempo mimando oro. Così Primecoin dimostrerebbe, come il consumo di energia può essere nello stesso momento multiuso ovvero per più scopi contemporaneamente, preservando inoltre il principio della decentralizzazione.

SM: Quando parli di energia multiuso è in riferimento al fatto che il Bitcoin hashing o mining non fornisce alcun significativo sottoprodotto, mentre Primecoin offre lo sviluppo della catena di numeri primi?

SK: Sì, Primecoin è la prima criptovaluta con tale struttura.

SM: Ora con Primecoin in operatività da oltre un anno, qualcosa di significativo è uscito dallo sforzo di mining della moneta? Avete in programma di fare eventuali modifiche o avete fiducia che consegnerà valore in futuro se non lo ha già fatto?

SK: Se siete affascinati dai numeri primi, Primecoin ha già dato risultati. Ora detiene 5 su 21 record mondiali in simultanei numeri primi. Per l’immediata utilità pratica, ci sono aziende che tentano il FPGA / ASIC a Primecoin per lo sviluppo minerario, il quale è molto più impegnativo di hash basato su ASIC, fornendo così un valore immediato per la crittografia e le industrie di calcolo.

SM: Quindi credi che l’algoritmo utilizzato in Primecoin ha il potenziale per influenzare tuttora le conoscenze scientifiche? Alcuni hanno sostenuto che, poiché Primecoin non è atto a trovare un unico grande numero primo ma solo catene di numeri primi, la cosa non ritiene valore scientifico effettivo.

SK: Questo è assai discutibile. Ad esempio, la ‘Congettura dei numeri primi gemelli’ è considerata da molti matematici come uno dei maggiori problemi nella teoria dei numeri, rispetto al trovare il più grande numero primo di Mersenne (attualmente il record per il più grande numero primo singolo). Quindi non è per niente ovvio che l’esistenza infinita di numeri primi di Mersenne sia più preziosa dell’esistenza infinita di numeri primi gemelli. A mio parere, le catene Cunningham e catene bi-doppie sono tra le più belle strutture di numeri primi, ovviamente sul fattore estetico potrebbe essere solo il mio gusto personale.

SM: Primecoin fornisce un valore effettivo risolvendo la ‘Congettura dei numeri primi gemelli’?

SK: Fornisce incentivo finanziario per queste ricerche matematiche e mediante l’avanzamento della teoria si è in grado di fornire un algoritmo di data mining sempre migliore per l’estrazione di Primecoin. Riguardo i ‘gemelli primi’ è un caso speciale di catena bi-twin. Una catena di lunghezza due.

SM: Capisco. Quindi quello che stai dicendo è che hai aperto la porta a questa ricerca con PrimeCoin. Hai dimostrato che è possibile fare un proof-of work di consenso diverso da hashcash e allo stesso tempo con il potenziale di sviluppare ricerca matematica insieme al fatto che FPGA / ASIC incentivano lo sviluppo, si può quindi apportare soluzioni di problemi mai risolti prima.

SK: E 'possibile con ASIC chip dedicati ai test di primalità, dedicando capacità di calcolo in questi campi si permetterebbero passi da gigante. Aiutando anche indirettamente la ricerca teorica.

SM: So inoltre che ci sono sviluppi in Peercoin come ad esempio il ‘conio freddo’. Non ho controllato Primecoin di recente, c’è qualche altro sviluppo congiunto? Qualche ulteriore dettaglio su Primecoin che che vorresti delucidare? Come potrebbe cambiare o dove potrebbe essere Primecoin in due anni?

SK: Stiamo progettando un aggiornamento minore al protocollo Primecoin. Sto anche studiando la possibilità della tecnologia sidechain, quindi quando sarà pronta, abbiamo intenzione di supportare sia Peercoin che le Primecoin sidechains.

SM: Oh, questo è davvero rilevante. Ho sentito ti riferisci spesso usando il termine ‘Dorsale’ quindi suppongo che ciò darà la possibilità di scalare/realizzare nuovi tipi di applicazioni e proprietà agganciate alle valute.

SK: Sì. Ho contemplato le applicazioni dati già dal 2012. Per ragioni di scalabilità, i dati per uso specifico è meglio lasciarli al di fuori fuori della catena di blocco della valuta. Ecco perché la catena laterale (sidechain) è un avanzamento importante e significativo.

SM: Quando dici applicazioni dati dal 2012, ti riferisci a qualcosa come Storj? Ma basato su una catena laterale?

SK: Giusto. Namecoin e Ripple sono stati i pionieri in applicazioni dati. Il problema è l’impatto sulla scalabilità di base della valuta. Sarebbe migliore con catene laterali, ogni applicazione utilizerebbe una sidechain diversa, ad esempio se si utilizza email avremo a che fare con una email sidechain, in modo che la scalabilità dell’email sidechain non influisca sulla scalabilità di un altra sidechain e blockchain della valuta di base.

SM: Nella tua ricerca sulle catene laterali hai anche guardato le catene ad albero di Peter Todd? https://github.com/petertodd/tree-chains-paper

In un’intervista con Let’s Talk Bitcoin, lui ha alcune serie preoccupazioni circa le catene laterali ed il perché non funzionerebbero. Non mi dilungherò per mancanza di tempo. Hai avuto la possibilità di guardare?

SK: Non ancora. Di certo presto. Grazie della notifica.


SM:
Nella tua intervista con con la comunità Peercoin il Sabato 24 Maggio, hai detto *: “Il team BitShares sta lavorando su un altro, ma sulla cosa ho dei dubbi”. In riferimento al proof-of-stake e la loro implementazione sul proof-of-stake delegato o (DPOS). Che dubbi hai riguardo all’implementazione BitShares? Puoi dire qualcosa?

SK: Non ho sufficienti dettagli della proposta DPOS di bitShare, il problema principale che mi riguarda è legato al costo di un attacco del 51% sui delegati. Ma credo che stiano facendo un buon lavoro di ricerca sul proof-of-stake in generale. Quindi penso che sia molto più significativo di una semplice clonazione di Peercoin.

SM: Opinioni su NXT?

SK: NXT ha una certa somiglianza con Ripple. Anche se utilizza l’algoritmo Peercoin di consenso (o una stretta variante di esso) invece che il meccanismo di Ripple. Penso inoltre miri anche a fornire applicazioni dati all’interno della blockchain, come Namecoin e Ripple.


SM:
Cosa raccomanderesti alle persone che lanciano nuove monete o comunità? Molte persone iniziano nuove monete o comunità perché le altre falliscono. Con la tua esperienza passata ed il successo con Primecoin e Peercoin. Che consiglio daresti?

SK: Direi siate etici. Ognuno di noi ha un’opinione diversa. Siamo tutti coscenti di questo e anche del fatto che si tratta di un libero mercato. Ma credo che per poter vincere la battaglia per la libertà, avremmo anche bisogno di guardarci allo specchio. Equivale forse il libero mercato ad una libera mancanza di etica e libere frodi senza fine? Forse la perdita della libertà nella società odierna è anche legata alla nostra corruzione. Quindi credo sia sempre di fondamentale importanza guardare a noi stessi per stabilire standard etici più elevati.

SM: Beh Sunny, questa è una lodevole risposta e un modo perfetto per concludere la nostra intervista! Voglio sentitamente ringraziarti per il tempo speso con noi collaborando a queste domande! Spero di riaverti ulteriormente in futuro e se decidessi di rivelare la tua identità farai un articolo con noi?

SK: Certo, l’avrete:)

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